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Studio, sorveglianza e monitoraggio sismico: la regione investe 2 milioni di euro per lo sviluppo di un nuovo sistema nel veneto

Da 1 Aprile 2020No Comments
Gianpaolo Bottacin

Due milioni del Programma Operativo Regionale (POR) Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014-2020 saranno utilizzati dalla Regione per sviluppare un sistema di studio, monitoraggio, rilevamento e sorveglianza sismica all’avanguardia in tutto il territorio veneto, attraverso l’installazione di oltre 300 sensori per la stima di danni all’interno di edifici strategici e rilevanti, al fine di accelerare la risposta del sistema di protezione civile in condizioni di emergenza a seguito di terremoti.

Lo ha deciso la Giunta regionale con un provvedimento proposto dall’assessore ai lavori pubblici e infrastrutture, Elisa De Berti, che approva anche lo schema di accordo di collaborazione tra la stessa Regione e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS), soggetto pubblico “qualificato” nell’organizzazione del rilevamento e della sorveglianza sismica.

“Questo progetto – precisa De Berti – ha lo scopo di fornire alla Regione un sistema di monitoraggio e rilevazione sismica tra i più capillari d’Italia, dal quale ricaveremo, con il supporto scientifico dell’Istituto OGS, dati utili e direttamente fruibili per finalità di protezione civile e per garantire una maggior sicurezza alla cittadinanza per questa fattispecie di rischio, che ha in tempi recenti ha interessato anche il Veneto nell’area del Polesine. A conclusione del progetto, consegneremo alla Protezione Civile regionale e al territorio un validissimo strumento per gestire questo genere di  emergenze”.