“In Europa ogni anno si perdono circa 15 kmq di spiagge, in Italia risultano in via di erosione circa 1200 km di spiagge. Considerato che quasi metà della popolazione comunitaria vive a meno di 50 chilometri dal mare e che le risorse delle zone litoranee producono gran parte della ricchezza economica dell’UE attraverso il turismo, la pesca e il trasporto marittimo è assolutamente necessario un rapido intervento da parte dell’Europa per affrontare questa emergenza.
La costa veneta, ad esempio, vanta 20 miliardi annui di fatturato sui 40 totali dell’industria turistica regionale. L’erosione costiera è sempre più grave e non si può più agire con i ripascimenti d’emergenza ma serve un capitolo di spesa dedicato, per questo ho presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per conoscere non solo quali strumenti finanziari intende adottare per affrontare i problemi derivanti dal dissesto idrogeologico causato dall’erosione costiera ma, soprattutto, quali misure economiche intende mettere in atto a sostegno dei settori della pesca e del turismo che stanno subendo un’inevitabile contrazione economica con perdita di competitività e conseguente riduzione dei posti di lavoro.
Secondo quanto emerge da uno studio del Joint Research Centre della Commissione Europea, pubblicato lo scorso 2 marzo, quasi la metà delle spiagge sabbiose del mondo potrebbe scomparire entro il 2100 a causa dell’erosione costiera. È evidente l’urgenza di stanziare risorse stabili per la manutenzione e la difesa della costa”.
Così l’eurodeputato trevigiano della Lega Gianantonio Da Re, membro sostituto della Commissione ENVI (Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare) firmatario dell’interrogazione appena depositata alla Commissione Europea.