“Finora 17 Paesi dell’UE hanno inoltrato ufficialmente la richiesta di poter accedere alle risorse del fondo europeo SURE. In particolare, il governo italiano ha richiesto l’accesso al fondo per un ammontare pari a 27,4 miliardi di euro ma, mi risulta, che ad oggi il fondo non sia stato ancora costituito. Ho chiesto quindi spiegazioni alla Commissione Europea attraverso una precisa interrogazione con la quale voglio venga chiarito sia lo status attuale di costituzione del fondo SURE, ovvero quali Stati hanno provveduto al versamento delle garanzie previste dal Regolamento, sia la tempistica per l’erogazione dei prestiti richiesti.
Il Fondo SURE, istituito lo scorso aprile, a sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione in emergenza a seguito della pandemia di Covid-19, è finalizzato ad aiutare i Paesi europei a sostenere i costi della cassa integrazione, mediante un’assistenza finanziaria, in forma di prestiti, per un importo fino a 100 miliardi di euro. Secondo quanto previsto dallo stesso Regolamento costituente il Fondo, il programma si attiva solo successivamente alla messa a disposizione di garanzie da parte di tutti gli Stati Membri per un ammontare minimo di 25 miliardi”.
Così l’eurodeputato trevigiano della Lega Gianantonio Da Re, all’interrogazione depositata alla Commissione Europea.