“Mantenere la doppia sede del Parlamento europeo è un intollerabile spreco di denaro pubblico e un danno ambientale. Il mantenimento delle due sedi a Bruxelles e a Strasburgo costa all’Unione Europea, ovvero ai contribuenti europei, circa 200 milioni di euro l’anno. Allo spreco economico si aggiunge anche l’inquinamento atmosferico, provocato dalla trasferta di migliaia di persone tra deputati, assistenti e funzionari, quantificato in circa 19mila tonnellate di CO2 all’anno. Un evidente controsenso se si considera che l’Unione Europea si è posta come obiettivo quello di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Per questo, ho depositato un’interrogazione rivolta al Consiglio europeo attraverso la quale ho chiesto se concorda sul fatto che, svolgendo le sessioni plenarie presso la sede del Parlamento a Bruxelles, si potrebbero ridurre le emissioni di gas ad effetto serra, obiettivo dello stesso Green Deal europeo. E ancora, tenuto conto della grave crisi economica che sta colpendo l’Europa, crisi peggiorata in seguito alla pandemia da Covid-19, non ritiene che mantenere la doppia sede del PE sia un intollerabile spreco di denaro pubblico che grava sulle tasche dei cittadini europei che pagano le tasse?”.
Così l’eurodeputato trevigiano della Lega Gianantonio Da Re, all’interrogazione depositata al Consiglio europeo.