La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore alla pesca Giuseppe Pan, ha prorogato a metà luglio la scadenza dei bandi comunitari per iniziative di investimento e formazione professionale nel settore della pesca e dell’acquacoltura. Si tratta di un pacchetto complessivo di misure del valore di oltre 10 milioni di euro di fondi Feamp (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca), cofinanziati da Regione e Stato, a sostegno delle 652 aziende della ‘flotta’ peschereccia della regione (che rappresenta la prima marineria dell’Adriatico per numero di barche e di addetti) e della filiera dell’acquacoltura.
“L’emergenza COVID-19 ha messo a dura prova imprese, amministrazioni e istituzioni creando un clima di sospensione e di incertezza che grava pesantemente su progetti e investimenti futuri – premette Pan – Per questo, insieme ai funzionari della struttura regionale, abbiamo pensato di rinviare al 15 luglio la scadenza dei bandi per investimenti nel settore della pesca in modo di consentire ad imprenditori, progettisti e finanziatori di valutare meglio lo scenario socio-economico, i comportamenti dei consumatori, le esigenze del mercato, la sostenibilità dei progetti iniziali di ammodernamento e investimento. Specie nel settore della pesca e dell’acquacoltura c’è una incertezza di fondo che rende cauti, prudenti. E che richiede anche un diverso approccio, perché un investimento ‘sbagliato’ o non tarato alle potenzialità del mercato rischia di essere fatale”.
“Abbiamo quindi colto con estremo favore la possibilità di rimodulare i tempi dei bandi Feamp – dichiara Pan – allungando di cinquanta giorni i tempi per la presentazione dei progetti di investimento e di quelli rivolti alla qualificazione del capitale umano, cioè delle specifiche professionalità degli operatori del mondo alieutico”.
Le misure interessate alla proroga sono :
➢ Misura 2.48: Investimenti produttivi destinati all’acquacoltura, stanziamento € 5.390.000. Sostiene: gli investimenti produttivi; la diversificazione della produzione; l’ammodernamento delle unità anche per la sicurezza dei lavoratori; il miglioramento della salute e del benessere degli animali; la riduzione dell’impatto ambientale; il miglioramento della qualità e l’aggiunta di valore ai prodotti; il recupero di stagni e lagune; la diversificazione del reddito delle imprese; la riduzione dell’uso di sostanza chimiche, antibiotici e medicinali; la promozione di sistemi di acquacoltura a circuito chiuso; l’aumento dell’efficienza energetica.
➢ Misura 5.69: Trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, stanziamento € 4.250.000. Finanzia interventi per la trasformazione dei prodotti che contribuiscono al risparmio energetico; migliorano la sicurezza e l’igiene; sostegno alla trasformazione del pesce non destinato al consumo umano; implementano la trasformazione di sottoprodotti delle attività principali; si riferiscono alla trasformazione di prodotti da acquacoltura biologica; che creano prodotti, processi, sistemi di gestione e organizzazione nuovi o migliorati.
➢ Misura 1.29: Promozione del capitale umano, creazione di posti di lavoro e del dialogo sociale, 587.000 euro stanziati a sostegno di formazione professionale, diffusione delle conoscenze, ‘acquisizione di nuove competenze, scambio di buone pratiche e dialogo sociale.
➢ Misura 1.44: Pesca nelle acque interne e fauna e flora nelle acque interne, 169 mila euro stanziati per ridurre l’impatto della pesca sulle acque interne con interventi volti a: promuovere il capitale umano; sostenere investimenti in attrezzature; migliorare l’efficienza energetica; implementare la qualità del pesce; potenziare i porti di pesca, i ripari e i siti di sbarco; sostenere i giovani pescatori che avviano un’impresa; sostenere l’innovazione; promuovere la diversificazione delle attività; la gestione, il ripristino e il monitoraggio dei siti NATURA 2000 interessati dalla pesca; la costruzione e l’ammodernamento di elementi destinati a proteggere la fauna e la flora.
➢ Misura 2.50: Promozione del capitale umano e del collegamento in rete (141 mila euro): sostiene interventi di formazione professionale, la diffusione delle conoscenze e delle pratiche innovative, il miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza, il collegamento in rete e lo scambio di esperienze e buone pratiche.
Per tutte le altre misure dei bandi Feamp permane la scadenza del 4 giugno al fine di riuscire ad assegnare i progetti entro l’anno e a liquidarne l’acconto a sostegno della liquidità delle imprese.
E, sempre per garantire liquidità alle imprese, l’assessore ha accelerato le modalità di rendicontazione degli interventi realizzati con i bandi 2018: “Le imprese beneficiarie che stanno completando e rendicontando progetti di bandi approvati nel 2018 vedranno considerati i loro progetti conclusi – dichiara Pan – qualora la spesa sostenuta dal soggetto beneficiario raggiunga il limite minimo del 50% della spesa ammessa a contributo, anziché la soglia molto impegnativa del 90%. Si tratta di una agevolazione importantissima, se di pensa alle difficoltà nel concludere progetti per il non raggiungimento della soglia minima col rischio che il capitale anticipato non venga poi rimborsato dal Feamp”.