“Sacrosanto l’allarme di Unimpresa. Le nuove regole dell’Autorità bancaria europea sui conti correnti rischiano di causare una fortissima stretta al credito per centinaia di migliaia di imprese, partite Iva e famiglie. Una prospettiva preoccupante, specie in una fase già caratterizzata dalla grave crisi di liquidità dovuta all’emergenza economica correlata alla pandemia. Dal prossimo 1mo gennaio non saranno infatti più ammessi neanche piccoli sconfinamenti sui conti correnti, in presenza dei quali non saranno più consentiti gli addebiti automatici come il pagamento di utenze o di rate di finanziamento.
Dopo tre mesi di mancati pagamenti da soli 100 euro ciascuno, le banche dovranno dunque segnalare il cliente ‘in rosso’ alla Centrale rischi e classificare tutta la sua esposizione come ‘crediti malati’. Assieme ai colleghi della Lega in commissione Finanze alla Camera abbiamo presentato un’interrogazione a mia prima firma al Ministro Gualtieri sollecitando il Mef ad intervenire con urgenza per innalzare adeguatamente le soglie di segnalazione per i conti correnti in rosso, proprio nell’ottica di evitare un ulteriore aggravio dell’attuale situazione economica di molte famiglie, partite Iva e imprese italiane. Occorre scongiurare il rischio di un improvviso stop a tutta una serie di pagamenti, come anche stipendi e contributi previdenziali, e per evitare che famiglie, professionisti e pmi possano trasformarsi in cattivi pagatori per piccole cifre. Cerchiamo di tornare sui binari del buonsenso”.
Così il deputato Massimo Bitonci, membro della commissione Finanze e già sottosegretario al Mef.