“Rivolte, evasioni, detenuti morti, agenti feriti, migliaia di delinquenti usciti dal carcere, boss tornati a casa e il capo del Dap sostituito: come se non bastasse tutto questo, un magistrato come Nino Di Matteo ha gettato in diretta tv altre ombre inquietanti sulle scelte del Guardasigilli Bonafede, dicendo di non essere stato messo alla guida del Dap perché sgradito ai mafiosi. È un motivo in più per chiedere a Bonafede di andarsene in fretta”. Lo dicono i parlamentari leghisti Giulia Bongiorno, Nicola Molteni, Jacopo Morrone e Andrea Ostellari. Ieri sera, durante la puntata di Non è l’Arena su La7, Di Matteo è intervenuto telefonicamente.