“Vicinanza assoluta alla famiglia sequestrata e minacciata con una pistola da tre banditi e al commerciante derubato nel suo negozio in pieno centro storico a San Donà di Piave. Un’ escalation di rapine ed episodi di criminalità preoccupante che evidenzia il fallimento dell’amministrazione comunale di sinistra. La città, deserta anche a causa delle chiusure forzate imposte da Conte, sta diventando ricettacolo di delinquenza che si muove liberamente alimentando un lavoro criminale che va fermato subito senza se e senza ma. Nonostante l’ottimo lavoro svolto delle forze dell’ordine bisogna intervenire con il pugno duro: gli agenti hanno assolutamente bisogno di supporto. Per questo chiedo l’intervento del governo. Il ministro Lamorgese, che dovrebbe conoscere bene questo territorio diventato purtroppo negli anni sempre più appetibile per criminali, spacciatori e delinquenti legati a traffici anche di carattere mafioso, dimostra invece la sua incapacità se non ha ancora incrementato l’organico della Polizia di Stato in Veneto. Il ministro invece di schierare 70000 agenti per effettuare i controlli sugli spostamenti durante le festività e magari multare un figlio che il 25 o il 26 dicembre va a trovare il genitore per trascorrere il Natale insieme, destini risorse per la sicurezza, dia strumenti adeguati alle nostre forze dell’ordine e li metta nelle condizioni di presidiare il territorio contro le infiltrazioni criminali in aumento anche a causa dello smantellamento da parte della sinistra dei decreti sicurezza di Salvini”.
Così la deputata veneziana della Lega Giorgia Andreuzza, Vicepresidente in Commissione Attività Produttive e Turismo.