“Se a vincere fosse stato il nostro Paese sarei stato il primo a esultare, purtroppo temo che questa ‘intesa’ farà del nostro Paese il ‘sorvegliato speciale’ d’Europa espropriandoci del diritto di decidere in casa nostra e subordinando ogni scelta del piano di riforme all’approvazione europea, che vuole indurci, come la storia insegna, a tagli e decisioni penalizzanti su pensioni e welfare. Rimangono inoltre i nodi del Mes e dei tempi di erogazione dei fondi. Inoltre l’esultanza dei Paesi che hanno osteggiato l’Italia fino a poche ore fa mi induce a pensare che questo non sia certo il miglior accordo per il nostro Paese. Saremo lieti di essere smentiti, ma stanno emergendo molti segnali di legittima preoccupazione.
Anche questa vicenda – tra tempi lunghi, negoziati estenuanti, solidarietà inesistente – ha messo in luce come l’Europa abbia bisogno di una riforma profonda”.
Lo dice il deputato ed ex ministro agli Affari Europei, Lorenzo Fontana, vicesegretario federale della Lega.